
Vaccino antinfluenzale: Farlo non aumenta il rischio di contagio da corona virus, anzi.
Giugno 22, 2020Farsi il vaccino antinfluenzale non aumenta il rischio di esposizione al Covid 19. Da settimane è iniziata la battaglia dei No Vax contro l’utilizzo futuro di un vaccino (ancora non scoperto) contro il corona virus, ma anche contro quello antinfluenzale.
Fra le tante teorie fuorvianti sugli effetti negativi del vaccino antinfluenzale ora c’è anche quella di un aumento del rischio di contrarre il corona virus dopo averlo fatto.
La tesi parte probabilmente dall’interpretazione errata delle parole del Professor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’istituto Spallanzani di Roma, che in una intervista a il Giornale parla di possibili “interferenze virali”. Ma è una cosa negativa? No.

Cosa sono le interferenze virali
L’interferenza virale è la possibilità che un virus possa inibire la possibilità ad altri virus di infettare lo stesso organismo.
In questo caso quindi (ma non è dimostrato) l’eventuale interferenza virale prodotta dal vaccino antinfluenzale potrebbe portare ad un effetto benefico di contrasto al Covid 19.
«È ben noto che l’infezione di un organismo, sia esso vegetale, animale o batterico, con un virus possa prevenire o inibire parzialmente l’infezione da parte di un altro virus all’interno dello stesso ospite, derivante dalle interferenze virali
(…)
Questi rapporti originali sono stati ben supportati attraverso studi sperimentali sugli animali, nonché studi epidemiologici e di modellizzazione, per una varietà di virus, incluso il virus dell’influenza».
(Fonte The Journal of Infectious Diseases)
Al momento la possibilità che esista questa interferenza virale fra il vaccino antinfluenzale ed il Corona virus non è dimostrata, ma sicuramente il fatto che le persone non si ammalino di influenza non può che essere un bene in vista di una possibile seconda ondata.
Come ha dichiarato lo stesso professor Ippolito nel corso della stessa intervista:
Non ci sono certezze, ma potrebbero esserci interferenze virali. Ma il vaccino per l’influenza stagionale nei mesi scorsi è servito a ridurre gli accessi ai Pronto Soccorso già sotto pressione per il Covid».
E come sappiamo uno dei problemi maggiori della cosiddetta fase 1 è stato il congestionamento delle strutture sanitarie.
