
Tik Tok contro le bufale on line. L’annuncio dell’ UE.
Giugno 12, 2020Tik Tok, la app di condivisione video più usata al mondo, si unisce alla lotta alle fake news. L’annuncio arriva con un tweet di Vera Jourova, Vicepresidente della Commissione Europea, che scrive:
Sono lieta di annunciare che TikTok ha confermato che stanno aderendo al Codice UE sulla disinformazione e che presto concluderanno le formalità. Abbiamo anche conversazioni intense con Whatsapp sulle misure per affrontare la disinformazione e su come potrebbero far parte del Codice. #EUvsDisinfo
I’m pleased to announce that TikTok confirmed that they are joining the EU Code on Disinformation and will soon conclude the formalities. We’re also in intensive conversations with Whatsapp on measures to address disinformation and how they could be part of the Code.#EUvsDisinfo pic.twitter.com/hNF6x9MoCm
— Věra Jourová (@VeraJourova) June 10, 2020
L’annuncio è l’ultimo passo della campagna che l’UE sta portando avanti con l’obiettivo di contrastare al diffusione della disinformazione relativa al Covid 19, ma non solo.
Dopo Tik Tok toccherà a WhatsApp
La Commissione spera che tutte le piattaforme più usate adottino questo metodo di controllo. La Vicepresidente Jourova ha dichiarato che:
“I cittadini devono sapere da dove arrivano e come arrivano le informazioni che ricevono”
Gia Google, Facebook e Twitter, hanno acconsentito a pubblicare rapporti mensili riguardo la pubblicazione di notizie false sul coronavirus sulle loro piattaforme, compresa la sua origine e il pubblico di destinazione.
L’adesione di Tik Tok è un passo molto importante e la commissione vorrebbe l’adesione al programma anche da parte di WhatsApp. Molte bufale vengono diffuse attraverso il social di messaggistica istantanea ed il fatto che arrivino direttamente da contatti personali le rende in qualche modo ancor più attendibili.
Le bufale della propaganda politica
Da tempo Bruxelles accusa Mosca e Pechino di diffondere bufale a scopi politici.
“Per quanto riguarda gli attori stranieri, citiamo chiaramente Russia e Cina e disponiamo di prove sufficienti per fare una tale dichiarazione perché abbiamo delle solide evidenze” dice Vera Jourova.
Ricordiamo che tutte le grandi piattaforme del web partecipano alle campagne per la lotta alla disinformazione online solo su base volontaria.