SOSPESO “LIBERO GIORNALE” – IL SERVER BLOCCA IL SITO DI BUFALE IN VIA CAUTELARE!

SOSPESO “LIBERO GIORNALE” – IL SERVER BLOCCA IL SITO DI BUFALE IN VIA CAUTELARE!

Dicembre 18, 2016 0 Di bufalepertuttiigusti

Libero Giornale

Libero Giornale, il famigerato sito di bufale è stato sospeso dalla azienda che gestisce i server su cui è ospitato il sito di notizie false. Potrebbe essere la prima di una serie di iniziative da parte delle aziende di hosting nei confronti dei siti di bufale ospitati sulle loro piattaforme.

Libero Giornale è uno dei tanti siti che sia auto definisce in maniera molto leggera “satirico“, ma di fatto è un sito di bufale che sfrutta la somiglianza del nome sia con il quotidiano Libero e quella con Il Giornale. Ovviamente non ha nulla a che vedere con nessuna delle due testate.

Non ultima la bufala sul neo eletto presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (di cui abbiamo parlato qui) che ha costretto Matteo Ricci Mignani ,il proprietario della Edinet, l’azienda che gestisce i server su cui è ospitato LIBERO GIORNALE, a spendere l’erogazione del servizio ed a prendere le distanze dai contenuti del sito.

In una intervista al Corriere Mignani si difende:

«Se hai un negozio di alimentari e casalinghi in cui vendi coltelli e un cliente uccide una persona con un coltello comprato da te non è che tu hai venduto un’arma».

ed ancora:

«Conosco chi ha pubblicato e fatto circolare la notizia su Gentiloni, non vuole parlare ma mi ha ricordato che nel disclaimer è chiaramente scritto che il sito è satirico.

In effetti cliccando sul pulsante DISCLAIMER presente nel menu si legge:

Libero Giornale è un sito satirico.
Le notizie riportate su questo sito, sono frutto di fantasia, tranne ove specificato.
Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi sul blog riflettono il personale, scherzoso e allegro punto di vista degli autori basato sulla loro esperienza reale o su loro personali idee che possono pertanto differire da quelle altrui.
Il sito propone contenuti satirici ed ironici.
Qualunque riferimento a persone o fatti reali è da intendersi a scopo parodistico, e non si propone come fonte di informazione giornalistica.
In nessun caso verranno accettati contenuti a scopo diffamatorio, né i contenuti del Sito sono da intendersi a tale scopo.

In particolare non rispondono al vero gli ultimi due righi di questa dichiarazione in quanto spesso sulle pagine del sito appaiono articolo diffamatori che attribuiscono gesta e dichiarazioni false a personaggi pubblici ed a politici italiani e stranieri. Vedi tra le tante la bufala su Gentiloni che ha costretto il sito a chiudere.

Matteo Ricci Mingani, titolare della società bulgara Edinet, mette le mani avanti. Dichiara di non essere direttore o editore dei contenuti del sito Libero Giornale, che nei giorni scorsi ha diffuso una dichiarazione falsa del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni capace di rimbalzare da e su Facebook 11 mila volte in poche ore, ma conferma di essere coinvolto: «È appoggiato a me, ma non è mio».

Ma stavolta è troppo ed anche le ragioni del business hanno un limite:

“Il problema non sono tanto le notizie, ma la credulità della gente che condivide senza leggere il contenuto. Io credo che Facebook e Google non faranno niente di concreto, sono i primi a guadagnare da fonti che giocano con titoli d’effetto per ottenere clic. Per quello che riguarda me, il commercio è commercio.”

Ed alla domanda: “Cosa accadrebbe se Facebook intervenisse bloccando questi siti?” Mignani risponde con una frase inquietante:

Libero Giornale

Speriamo che questo sia solo l’inizio di una battaglia che porti alla sospensione di sempre più siti diffusori di bufale e di disinformazione.