
Siti diffusori di bufale sul coronavirus. L’elenco di NewsGuard
Giugno 4, 2020NewsGuard, il sito che monitora la disinformazione legata al Coronavirus, ha stilato un elenco dei principali siti diffusori di bufale e complotti sul Covid 19.
Al momento l’elenco stilato riguarda principalmente Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, ma è in costante aggiornamento.
Al momento sono 232 i siti finiti nella lista nera in base a questi parametri di giudizio:
Sono elencati tutti i siti di notizie che abbiamo identificato avere pubblicato informazioni false o fuorvianti collegate al virus, in Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Stati Uniti.
Troverai siti noti per aver pubblicato contenuti falsi in materia di salute, e siti politici le cui teorie del complotto si estendono ben oltre la politica.
Nell’elenco anche testate note
Nell’elenco italiano compaiono anche siti molto noti come TgCom24, classificato come “verde” da NewsGuard, in quanto in genere rispetta gli standard fondamentali di credibilità e trasparenza, ma reo di aver sostenuto la teoria della natura artificiale del virus.
Sorprendentemente, nella lista figurano anche alcuni siti con una certa credibilità, ma che sono finiti nell’elenco perché hanno pubblicato informazioni non comprovate, che si poi sono rivelate false.
Nel gennaio e febbraio del 2020, il direttore del sito,
Paolo Liguori, ha pubblicato due editoriali su
Tgcom24.Mediaset.it sostenendo la teoria smentita
secondo la quale il coronavirus di Wuhan sarebbe stato
“progettato in un laboratorio militare a Wuhan in cui si
facevano esperimenti di modifica della SARS per scopi
bellici”. Per sostenere la sua tesi, Liguori ha citato una
“fonte attendibilissima”, di cui non ha fatto il nome. Nel
febbraio del 2020, Liguori ha dichiarato a NewsGuard
in un’intervista telefonica di aver verificato la notizia in
modo indipendente e di aver ricevuto le informazioni da
una fonte credibile. “Nessuno ad oggi ha smentito
questa notizia”, ha detto Liguori. (Fonte)
La teoria secondo cui il virus avrebbe avuto origine in un
laboratorio militare cinese invece è stata smentita da biologi,
esperti e scienziati di più nazioni.
Un documento pubblicato nel febbraio del 2020
dallʼOrganizzazione mondiale della sanità (Oms)
afferma che “ci sono evidenze del legame tra il 2019-
nCoV [Wuhan coronavirus] e altri coronavirus (CoV)
simili conosciuti presenti nei pipistrelli”. Uno studio
pubblicato lo stesso mese su Nature ha scoperto che il
virus è “identico al 96% allʼintero genoma di un
coronavirus di un pipistrello”. (Fonte)
Presente nell’elenco anche il sito AffariItaliani.it, successivamente rimosso dal Centro di Monitoraggio perché non pubblica più informazioni false o fuorvianti sul COVID-19.
L’elenco dei siti diffusori di bufale
Ecco la lista dei siti italiani finiti nel mirino di NewsGuard. Cliccando su ciascun nome si va alla scheda realizzata dal sito in cui si analizza la testa indicata.
Italia
- ByoBlu.com
- CaffeinaMagazine.it
- Contro.tv
- Corvelva.it
- Disinformazione.it
- FanMagazine.it
- FonteVerificata.it
- GospaNews.net
- IlPopulista.it
- IlPrimatoNazionale.it
- ImolaOggi.it
- It.SputnikNews.com
- LaVoceDelTrentino.it
- Leggilo.org
- MaurizioBlondet.it
- MedNat.org
- PandoraTv.it
- Renovatio21.com
- ScenariEconomici.it
- SegniDalCielo.it
- StefanoMontanari.net
- StopCensura.info
- Tgcom24.mediaset.it (questo sito è stato classificato come “verde” da NewsGuard, in quanto in genere rispetta gli standard fondamentali di credibilità e trasparenza)
- ViralMagazine.it
- VoxNews.info
Ultimo aggiornamento, 3 giugno 2020
Nota della redazione: il sito Affaritaliani.it è stato rimosso dal Centro di Monitoraggio perché non pubblica più informazioni false o fuorvianti sul COVID-19.
Da tempo anche noi abbiamo stilato una lista di siti e blog diffusori di bufale che puoi leggere qui.