Guanti: L’OMS non ha cambiato idea. Lo afferma da mesi.

Guanti: L’OMS non ha cambiato idea. Lo afferma da mesi.

Giugno 10, 2020 Off Di Redazione

L’OMS non ha cambiato idea sull’uso dei guanti monouso come misura di prevenzione al contagio da Coronavirus. Basta andare sul sito ufficiale dell’ente per leggere nella sezione FAQ l’indicazione di non usare i guanti monouso per non aumentare il rischio di infettarsi involontariamente.

Sulla pagina Facebook ufficiale dell’OMS il 17 Marzo 2020 (circa 3 mesi fa) veniva pubblicata un infografica datata 9 Marzo che rispondeva proprio a questa domanda:

D: Indossare guanti di gomma mentre si è fuori in pubblico è efficace nel prevenire la nuova infezione da coronavirus?
R: No. Lavare regolarmente le mani nude offre più protezione dal contagio del COVID-19 che indossare guanti di gomma. Potresti contaminare i tuoi guanti con il COVID 19. Se poi ti tocchi la faccia la contaminazione passa dai tuoi guanti alla tua faccia e può infettarti.

No ai guanti. Cosa è cambiato?

Non è cambiato nulla, semplicemente l’OMS ha evidenziato un utilizzo scorretto dei guanti da parte di una larga parte di utilizzatori, che ha portato alla necessità di ribadirne la pericolosità.

Se indossarli impedisce alle mani di toccare superfici o oggetti potenzialmente contaminati, il guanto potrebbe venire a contatto con il virus e divenire veicolo involontario di contagio.

Toccando più oggetti con gli stessi guanti si può trasportare il virus da una parte all’altra senza volerlo, per non parlare del rischio di contagio nel caso in cui ci si tocchi la faccia.

guanti

Meglio lavarsi le mani

La prevenzione migliore resta quindi lavarsi frequentemente le mani ed evitare di toccarsi il viso ed in particolare occhi, naso e bocca.

Nella grande quantità di disinformazione legata al Covid 19 questa è solo l’ultima delle notizie travisate relative al Corona virus, che si vanno ad aggiungere alla già enorme mole di bufale in circolazione sull’argomento.

Dalla fake news delle mascherine che provocherebbero un lento suicidio in chi le porta a causa dell’anidride carbonica, alla app IMMUNI che si installerebbe automaticamente sui cellulari senza il consenso dei proprietari.

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