
Li-Meng Yan: “Il corona virus è artificiale”, ma mancano le prove.
Settembre 17, 2020La virologa cinese Li-Meng Yan ha annunciato in un’intervista di essere certa che il covid-19 sia stato creato artificialmente in laboratorio dal governo cinese, che lo avrebbe poi diffuso intenzionalmente.
Un accusa gravissima a sostegno della quale però al momento non sono state mostrate prove. Ovviamente la comunità scientifica che da sempre ha confermato l’origine naturale del virus non può accettare questa tesi senza analizzare i dati che avrebbero portato a questa scoperta.
Li-Meng Yan ha accusato il governo cinese di aver scatenato intenzionalmente la pandmia durante un’intervista su Fox News, sostenendo di avere le prove di quanto affermi, ma senza mostrarle.
L’Università: “Li-Meng Yan non ha condotto questo studio”
Durante l’intervista la donna ha dichiarato:
“Ho lavorato nel laboratorio di riferimento dell’Oms che è il miglior laboratorio per il coronavirus al mondo, presso l’Università di Hong Kong”, racconta Yan. “Sono andata a fondo in questa indagine segreta sin dall’inizio di questa pandemia. Con la mia esperienza, posso dire che questo virus è stato creato in laboratorio e che è stato diffuso nel mondo per fare un simile danno”.
Eppure a seguito dell’intervista l’università di Hong Kong ha immediatamente preso le distanze da quelle affermazioni dichiarando in un comunicato stampa che:
“La dottoressa Yan non ha mai condotto alcuna ricerca sulla trasmissione da uomo a uomo del nuovo coronavirus durante il mese di dicembre 2019 e gennaio 2020, come ha invece affermato nell’intervista”.
Una tesi respinta dalla comunità scientifica
Come riporta Wired in questo articolo:
La teoria della signora Yan al momento non ha alcuna evidenza scientifica ed è già abbondantemente stata messa in discussione dalla maggior parte della comunità scientifica e da uno studio pubblicato in tempi non sospetti su Nature Medicine, secondo cui esistono solide prove che il coronavirus sia il frutto della selezione naturale. Infatti, come vi avevamo raccontato, gli autori dello studio avevano confrontato i dati del genoma del Sars-Cov-2 con le sequenze di altri coronavirus, giungendo alla conclusione che “il nuovo coronavirus non è un costrutto di un laboratorio o un virus manipolato volutamente”.