
Il vocale dei “Giornalisti obbligati a mentire sul covid per ordine di Draghi” è una bufala.
Settembre 21, 2021Il vocale che circola in queste ore in cui una voce femminile afferma che i giornalisti sono stati obbligati da Draghi a mentire sul covid è una bufala. A smentirlo è stata la stessa Ilaria Biancalani a cui l’audio era stato attribuito, con un tweet (N.B. da quanche giorno il suo account risulta privato).
In primis va chiarito che la signora Ilaria Biancalani è si una cronista, ma come riporta OptiMagazine: “allo stato attuale non ci sono evidenze sul fatto che collabori con la televisione di Stato”, ciò detto la stessa Biancalani ha pubblicamente preso le distanze dal vocale in questione, smentendo categoricamente di aver mai inviato un messaggio del genere.
Nella nota vocale una sedicente corrispondente Rai afferma che l’intera classe giornalistica subirebbe pressioni da parte del presidente del consiglio Mario Draghi affinché “menta” riguardo alle notizie relative al corona virus. Non esistono prove a sostegno di queste parole che, lo ripetiamo, sono state smentite anche dalla presunta autrice.
Quello dell’informazione censurata è uno dei cavalli di battaglia dei complottisti, che da sempre sostengono che il giornalismo main stream sia manipolato dai famosi poteri forti, che non permettono alle notizie di essere divulgate in modo trasparente. Tuttavia allo stato attuale non esiste nessun giornalista che abbia riferito di aver ricevuto pressioni o censure al suo lavoro con l’obiettivo di manipolare l’informazione relativa alla pandemia e alle cure relative al Covid 19.
Come già spiegato molte volte, una nota vocale, cosi come un meme non sono una notizia, perhè quasi mai è possibile risalire all’autore e verificare quanto afferma.
In queste ore la discussione relativa al Green Pass e all’obbligo vaccinale sta scatenando la reazione della rete ed ovviamente anche di chi cerca di pilotare l’opinione pubblica attraverso fake news, meme e contenuti come questa nota vocale, in grado di generare indignazione e sospetto.