La tassa sui prelievi (CHE NON C’E’) e la finta prima pagina de La Verità

La tassa sui prelievi (CHE NON C’E’) e la finta prima pagina de La Verità

Settembre 16, 2019 Off Di bufalepertuttiigusti

Si parla tanto in questi giorni della tassa sui prelievi (che al momento è solo una proposta di confindustria), ma circola in rete molta disinformazione.

Il 13 settembre 2019 l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una foto di quella che sembra la prima pagina del quotidiano La Verità del giorno prima, ma si tratta di un fotomontaggio.

Qui di seguito invece ecco la prima pagina originale del quotidiano:

Come è possibile notare nella prima pagina originale non ci sono le foto di Mario Monti e di Giuseppe Conte ed inoltre vi sono due sottotitoli che di cui il principale recita: 

Il contributo di Confindustria alla legge di bilancio: «Imposta del 2% al bancomat, frutterebbe 3,4 miliardi l’anno». Un’idea folle che però trova terreno fertile nel governo, dove già stanno pensando di aumentare l’Iva a chi non utilizza pagamenti elettronici.

Non è allo studio nessun disegno di legge che preveda l’introduzione di una tassa sui prelievi in contanti, bensì si tratta di una proposta avanza da Confindustria (non dal governo quindi) che ha come obiettivo quello di ridurre e contrastare l’evasione fiscale.

La proposta infatti non propone solo di tassare con una imposta al 2% i prelievi di contante al bancomat, ma anche la restituzione del 2% a chi effettua pagamenti elettronici.

Questa tassa quindi al momento non c’è e la proposta non sembra neanche essere stata presa in considerazione per un suo inserimento nella legge di bilancio.

Diffondere contenuti di questo tipo in modo parziale non aiuta sicuramente ad informare gli utenti, ma contribuisce unicamente ad alimentare disinformazione.

Il post di Matteo Salvini era corredato anche da queste parole:

Qualcuno sta pensando di tassare i prelievi in contanti: sarebbe una FOLLIA!
Uno potrà o no andare in banca a prelevare i PROPRI soldi senza che gli rompano le scatole???
Magari lo facevano in Unione Sovietica, io voglio vivere in un Paese LIBERO.