
LA BUFALA: “IL VESUVIO STA PER ESPLODERE”
Marzo 19, 2016LA BUFALA DEL VESUVIO CHE STA PER ESPLODERE ALLARMA I NAPOLETANI, MA NON C’E’ NULLA DI VERO
Tranquilli il Vesuvio non sta per esplodere. Si tratta dell ennesima bufala diffusa da Retenews24.it, sito che pubblica solo notizie false. Basta leggere le prime righe dell articolo per capire che si tratta di una notizia falsa che inizia già con una frase senza senso:
“Non avrete il tempo di scappare, o c’è una pianificazione oppure si rischia di creare un deserto intorno al Vesuvio”
Che significano queste parole? E’ un affermazione o una domanda? In realtà si tratta di frasi messe li come parole chiave per l’articolo e non hanno alcun fondamento. A pronunciarle sarebbe stato un giornalista (senza nome) di CP24, un canale televisivo di Toronto, ma come si può riportare una dichiarazione, per altro senza senso, senza neppure citare il nome di chi l’avrebbe fatta? La risposta è semplice: queste parole non le ha pronunciate nessuno.
Continuando a leggere l’articolo ci si inizia a rendere conto che il titolo allarmante non corrisponde al contenuto della bufala. Il titolo infatti dichiara con toni allarmanti che “Scenziati USA” avrebbero dichiarato che il Vesuvio sta per esplodere lanciando un allarme imminente, ma nell’articolo si legge ben altro ovvero che Flavio Dobran, vulcanologo italiano, sarebbe stato:
“suo malgrado, nei giorni scorsi protagonista di una trasmissione televisiva canadese che con toni allarmistici ha definito l’eruzione del Vesuvio come oramai “imminente” rifacendosi ad un suo studio di due anni fa.”
Quindi non sarebbero stati gli scienziati Usa, ma una trasmissione tv canadese a dichiarare che una eruzione del Vesuvio è ormai imminente. E su che basi? Inoltre non viene nemmeno nominato il titolo di questa trasmissione, ne quando sarebbe andata in onda.
Tutta la bufala insomma è assolutamente priva di alcuna notizia che ne permetta un riscontro e non fa altro che riportare in maniera confusa alcune delle dichiarazioni del vulcanologo rilasciate già nel 2012 e ben note agli studiosi che tengono sotto controllo il vulcano partenopeo. Da tempo è noto che il Vesuvio sia un vulcano attivo che potrebbe in teoria riprendere la sua attività eruttiva in qualunque momento, ma che non esiste modo per sapere se e quando questo potrebbe accadere.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA BUFALA:
“Non avrete il tempo di scappare, o c’è una pianificazione oppure si rischia di creare un deserto intorno al Vesuvio” queste le parole che il giornalista della CP24, tv di Toronto ha sottolineato, nella sua trasmissione della durata di circa 90 minuti, su quanto è importante realizzare in tempi brevissimi un piano di evacuazione almeno secondo il professore Flavio Dobran.
L’esperto vulcanologo è riuscito a descrivere – anche attraverso un modello in 3d mostrato in video – come esploderà il Vesuvio (non quando ma solo come). Dobran è uno dei più famosi professori che si occupa del Vesuvio ed è uno studioso della New York University. Il professionista è stato, suo malgrado, nei giorni scorsi protagonista di una trasmissione televisiva canadese che con toni allarmistici ha definito l’eruzione del Vesuvio come oramai “imminente” rifacendosi ad un suo studio di due anni fa.
L’ultima relazione dell’ingegnere fluidodinamico infatti spiega: “Una colonna di gas, cenere e lapilli si innalzerà per duemila metri sopra il cratere. Valanghe di fuoco rotoleranno sui fianchi del vulcano alla velocità di 100 metri al secondo con una temperatura di 1.000 gradi centigradi, distruggendo l’intero paesaggio in un raggio di sette chilometri, spazzando via strade e case, bruciando alberi, asfissiando animali, uccidendo forse un milione di esseri umani in appena 15 minuti”.
Si tratta di un’ipotesi documentata, frutto di studi approfonditi – secondo Dobran – con la sola incognita della data in cui tutto ciò si verificherà. L’approfondimento della tv canadese racconta anche di un’altra tremenda ipotesi: appena 20 secondi dopo l’esplosione, il fungo di gas e ceneri incandescenti raggiungerebbe i 3mila metri di altezza ed un minuto dopo, la valanga ardente si troverà già a due chilometri dal cratere. I primi paesi ad essere colpiti saranno Ottaviano, Somma Vesuviana e Boscoreale seguiti da Torre del Greco, Ercolano e Torre Annunziata.
Per il giornalista canadese, i mass media italiani non forniscono un’informazione realistica del rischio nell’area vesuviana. In particolare l’informazione è carente sulla debolezza del Piano di Evacuazione del Vesuvio per gli aspetti sociali, culturali e ingegneristici, nonché sulle strategie alternative per la gestione del rischio che non prevedono la deportazione della popolazione. L’inaffidabilità del Piano di Evacuazione del Vesuvio oggi rappresenta il principale ostacolo per rendere il territorio vesuviano sostenibile: per loro l’Osservatorio Vesuviano di Napoli ha la responsabilità istituzionale del monitoraggio del Vesuvio. Però, l’Osservatorio, che sostiene la strategia del Piano di Evacuazione del Vesuvio, ha perso la sua indipendenza ed è controllato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) con sede a Roma. La perdita di indipendenza da parte dell’Osservatorio ha destato grande preoccupazione ed è stata contestata, senza successo, dagli scienziati napoletani. Addirittura qualche mese fa, il commissariamento fu oggetto di un’interrogazione Parlamentare proprio per accendere i riflettori sulla questione e capire come viene fatto il monitoraggio. Intanto tra venerdì e sabato in Campania ci sono state due scosse sismiche che hanno subito allarmato i cittadini più apprensivi: una nell’area Beneventana ed una proprio nell’area Vesuviana, rispettivamente di magnitudo 2.8 e 2.1.