
De Luca Re d’Italia, la falsa copertina di Parisien
Maggio 20, 2020
Circola in rete una falsa copertina de Le Parisien su cui spicca il titolo De Luca nuovo re d’Italia. In tanti sono caduti nella bufala e l’immagine ha rapidamente preso a circolare sui social, ma si tratta di un fake.
Persino la giornalista Lucia Annunziata ci è cascata mostrando la copertina falsa nel corso del suo programma Mezz’ora in più su Rai 3, salvo rettificare subito dopo.
Per capire che si tratta di un falso basta confrontare la copertina che riporta De Luca re d’italia con quella originale, qui sotto.

Ingrandendo l’immagine è possibile leggere, in alto a sinistra, la data ed il numero di pubblicazione: 16 Maggio 2020 e 23547.
Basta confrontare le due copertine per capire che si tratta di un fotomontaggio.

Il presidente De Luca in questi giorni è spesso salito agli onori della cronaca per le sue posizioni spesso contrastanti quelle del governo in materia di Coronavirus.
E’ di queste ore anche la pubblicazione da parte sua di una smentita riguardante una falsa ordinanza della regione campania diffusa sui social.
Non è la prima volta che succede
Quella di Parisienne non è la prima falsa copertina che circola in rete, ricordiamo ad esempio il fotomontaggio con la prima pagina di Charlie Hebdo con la scritta “Italie Merde!”.
Sempre riguardante il quotidiano satirico francese ricordiamo la falsa vignetta su Tiziana Cantone.
Tra le prime pagine contraffatte ci fu anche il caso della prima pagina falsa del quotidiano EL PAIS, che titolava “SALVINI ORGOGLIO ITALIANO” e la prima pagina fake del quotidiano THE GUARDIAN che titolava “VOGLIAMO SALVINI LIBERO IN ITALIA”.

Come verificare una notizia troppo eclatante
Bastano pochi click per scoprire se la notizia che stiamo leggendo ( e magari stiamo per condividere) è vera o falsa.
Abbiamo stilato una semplice guida che ti permette di scoprire una bufala in 5 mosse. Clicca qui leggerla.
In particolare la prima cosa da fare quando si tratta di un copertina un po troppo eclatante, è collegarsi al sito ufficiale della testata e controllare se le copertine combaciano.
La stragrande maggioranza delle bufale diffuse dalla rete parte da siti gratuiti. Queste piattaforme permettono la creazione di blog a chiunque e non verificano i contenti pubblicati dagli utenti.
Questi siti spesso utilizzano nomi che sembrano quelli di testate accreditate, ma non lo sono come Rebubblica.it, Giomale.it o News24.it.