
CLICKBAIT – BRIGNANO UMILIA LA ARGENTO: “MOLESTIE SESSUALI? HA ACCUSATO WEINSTEIN MA CON LUI…”
Dicembre 12, 2017Un titolo dai toni forti quello di questo articolo del sito ITALIAPATRIAMIA: “BRIGNANO UMILIA LA ARGENTO: “MOLESTIE SESSUALI? HA ACCUSATO WEINSTEIN MA CON LUI…”. Eppure, leggendo per intero l’articolo indicato, non troviamo nulla che si possa definire umiliante che sia stato fatto o detto da Enrico Brignano ai danni di Asia Argento.
L’articolo non ha come protagonista l’attrice, bensì il regista italiano Fausto Brizzi, al centro di polemiche legate a sue presunte molestie sessuali ai danni di alcune attrici. Nell’articolo Brignano commenta la vicenda esponendo il suo punto di vista.
Le uniche parole riguardo alla figlia del noto regista horror presenti nel testo, sono quelle contenute in queste tre righe:
“Asia Argento ha detto che, 20 anni fa, lui ha fatto quello che ha fatto. Ma poi sappiamo che per cinque anni gli era stata amica e che, attraverso di lui, ha fatto 4 film“
Queste due frasi lasciano probabilmente intendere il pensiero dell’attore sulla questione, ma definire questo commento una azione che abbia umiliato Asia Argento ci sembra decisamente eccessivo. Non c’è nulla di umiliante nel ricordare fatti noti a tutti.
Umiliare vuol dire letteralmente:
umiliare [u-mi-lià-re]
Trattare qualcuno in modo avvilente e mortificante, sottometterlo, facendogli provare disagio, vergogna, senso di inferiorità, costringendolo a compiere atti che feriscono l’amor proprio o la dignità.
Nelle tre righe indicate non ci sembra di ritrovare nulla che rispecchi una “umiliazione”.
La formula “TIZIO UMILIA CAIO” è in assoluto una delle più utilizzate nel clickbaiting, perché non solo attira immediatamente l’attenzione del lettore, ma genera nei confronti degli utenti che non provano simpatia nei confronti di “Caio” una sorta di soddisfazione personale, che aumenta esponenzialmente la probabilità di condivisione.
Questo il testo integrale dell’articolo. A voi il giudizio:
Enrico Brignano parla a ruota libera in un’intervista del Corriere della Sera e si schiera dalla parte di Fausto Brizzi nella bufera sulle molestie, il regista del suo film “Poveri ma ricchissimi” in uscita a metà dicembre. Dal film natalizio è stato rimosso il nome del regista a seguito delle accuse di molestie sessuali:”Non è stato cancellato, è lui che si è defilato dalla promozione. Ora qualsiasi cosa faccia o dica, è negativa”.
L’appoggio verso il regista è totale: “I fatti non sono stati ancora denunciati ai carabinieri. C’è solo uno show, Le Iene, che per sei puntate ha mostrato ragazze camuffate che hanno dichiarato di essere state molestate da Brizzi. Ricordiamo Gigi Sabani? E’ morto di crepacuore per un’ingiusta accusa. Enzo Tortora? I casi sono molti. Da una parte ci sono donne violentate quotidianamente, ed è un dramma, ma ce ne sono anche altre che farebbero carte false per apparire. A chi spetta giudicare? Alla tv o a un tribunale, che agisce su denunce, prove e sulla possibilità dell’accusato di difendersi?”.
Brignano poi rincara la dose anche nei confronti dell’ex Miss Italia, Clarissa Marchese: “E se uno dice “spogliati nuda“, ti ha fatto una violenza? No, ti ha fatto una proposta. Digli di no e vai via. Bisogna stare attenti a catalogare tutto come molestia, se no anche io vengo sempre molestato. Mi chiedono di fare delle foto e non voglio. Ma le faccio, perché se no chissà cosa dicono…Però dico anche a Miss Italia: lui ti ha chiesto di spogliarti? E quindi? E tu ti sei spogliata? No. E quindi? Chiunque vorrebbe vedere Miss Italia nuda…
E perché ci torni il giorno dopo? Allora anche io ho molestato delle ragazze: in discoteca, avevo 14 anni. Ci provavo e loro non volevano, eddai, dammi un bacetto, eddai”. Il riferimento ad Asia Argento non manca ed è una stoccata: “Asia Argento ha detto che, 20 anni fa, lui ha fatto quello che ha fatto. Ma poi sappiamo che per cinque anni gli era stata amica e che, attraverso di lui, ha fatto 4 film“. L’attore conclude la sua intervista augurandosi che il film non risenta dello scandalo, “se un film è divertente è divertente, punto”.
Nota Bene: non stiamo affermando che si tratti di una bufala. Abbiamo unicamente preso in esame il titolo in relazione al contenuto dell’articolo.