Vittorio Sgarbi colpito e affondato
Piazza San Cosimato è un luogo di ritrovo abituale. Vi si tiene infatti il mercato rionale e nella stessa zona sorge un parco per bambini. La sua centralità infatti permette una facile fruizione. Forse proprio per questa possibilità di facile accesso, Vittorio Sgarbi e alcuni suoi amici si trovavano lì. Nelle vicinanze una mostra. Poi quattro passi e una chiacchierata. Ad un certo punto il gruppo si ferma. Sgarbi si siede, quando sente qualcosa che gli sale dalle gambe. Un gesto istintivo e la conferma della stranezza. Un topo sulla gamba. Il morso. La corsa in guardia medica. Paura sia per Vittorio sia per amici e passanti. Un topo che si arrampica sulla gamba e ti morde non è certo cosa di tutti i giorni.
Le cure
Vittorio Sgarbi è personaggio controverso. Indubbie le sue competenze, meno certe le simpatie. Tanti lo odiano, altrettanti pendono dalle sue labbra che profferiscono spesso parole raffinate, altrettanto spesso termini volgari e boccacceschi. Ma che un topo lo potesse “affrontare” corpo a corpo nessuno lo poteva immaginare. Le cure tuttavia sono indispensabili per il morso di un ratto. Sgarbi si reca con immediatezza dalla Guardia medica più vicina. Viene subito sottoposto alla cura antibiotica, con la prescrizione che l’indomani si sarebbe recato presso il centro antirabbico dell’Umberto I. Una disavventura che poteva costare caro e che magari farà pure ridere, ma che ha spaventato e non poco il noto politico e critico.