
LA BUFALA DELLE FOTO DEI 6 VIOLENTATORI DI DESIREE FATTA CON FOTO A CASO
Ottobre 28, 2018Circola suoi social una immagine falsa dei 6 violentatori che avrebbero drogato ed ucciso Desiree con una scritta che gli attribuisce il titolo di “preziose risorse boldriniane”. Le persone raffigurate in questa foto non hanno nulla a che vedere con l’omicidio di Desiree, ma si tratta di una immagine che circola in rete da tempo.
La foto in questione infatti circola in rete già da molto tempo prima che venissero identificati gli aggressori della giovane, ed è stata usata dai creatori di bufale per alimentare odio razziale e come strumento di propaganda politica contro Laura Boldrini.
In questo tweet che risale al 23 luglio 2018 (ben lontano dall’arresto dei carnefici di Desiree) questa stessa immagine veniva usata in una discussione sulla presenza degli stranieri in Italia:
Il 30 luglio invece questa stessa immagine veniva twittata in una discussione sulla aggressione dell’atleta italiana Daisy Osakue, sempre a sostegno di tesi anti immigrazione da un altro utente in questo tweet:
Nemmeno in questo caso le persone raffigurate in questa foto avevano nulla a che vedere con l’aggressione a Daisy Osakue, ma venivano portate ad esempio (gratuito) della cattiveria delle suddette “risorse”.
Effettuando una semplicissima ricerca con Google Immagini (clicca qui per scoprire come fare) si nota immediatamente che questa immagine è stata usata molte volte e nei contesti più disparati.
Insomma per i creatori di bufale razziste è bastato prendere le foto segnaletiche di sei persone di colore per scatenare l’odio razziale della rete verso persone qualsiasi, prese a caso.
Inutile sottolineare la gratuità dell’abbinamento di foto segnaletiche di stupratori (in questo caso inventati) con la persona di Laura Boldrini, che ha già annunciato la sua volontà di denunciare tutti quelli che diffonderanno calunnie, bufale ed offese sul suo conto attraverso la rete.
Se vi trovate davanti a questa immagine quindi sappiate che si tratta di una bufala e che le persone raffigurate non hanno nulla a che vedere con l’omicidio della povera Desiree.