Bufala Rischio bancarotta per gli immigrati: servono 4 miliardi

Bufala Rischio bancarotta per gli immigrati: servono 4 miliardi

Novembre 12, 2016 0 Di bufalepertuttiigusti

bancarotta per gli immigrati

L’Italia rischia la bancarotta per gli immigrati? Assolutamente no, è solo una bufala.

IL presunto allarme arriva da questo articolo del sito DIRETTTANEWS25 dove si legge

Anche il ministro Padoan ora lo ammette. L’invasione di immigrati è diventato un problema rilevante anche dal punto di vista finanziario. A questi ritmi la sostenibilità economica non è più garantita e nel 2017 potrebbero servire quattro miliardi in più, una cifra, per intenderci, pari al gettito fiscale della famigerata Tasi.

Quei soldi, ovviamente, non ci sono e sarà quindi necessario recuperarli tagliando servizi ai cittadini o aumentando le tasse. Il mostro, insomma, ci sta divorando, lentamente ma inesorabilmente. Con un paradosso: noi ci impoveriamo, le mafie e le organizzazioni terroristiche che gestiscono il traffico si arricchiscono. I conti sono presto fatti. Per raggiungere le nostre coste ogni immigrato paga tra i cinquemila e i quindicimila euro. Nel 2017 potrebbero sbarcare in Italia altri duecentomila disperati. Incasso per i criminali (calcolando una media di diecimila euro a persona): due miliardi. Costo per noi: quattro miliardi.

Il ministro Padoan non ha mai dichiarato che l’Italia rischia la bancarotta a causa degli sbarchi degli immigrati. Durante tutte le sue interviste il ministro ha affrontato la questione illustrando in maniera competente la situazione ricordando che si tratta di un problema europeo e non solo italiano, per il quale la UE ha previsto lo stanziamento di fondi comunitari.

Le cifre necessarie ad affrontare il problema degli sbarchi quindi non vanno accollate tutte al governo italiano, ma in misura proporzionale alla Comunità Europera ed affrontate in base ai fondi che l’Italia riceve per questa emergenza umanitaria. Il rischio di una bancarotta per gli immigrati quindi è assolutamente allarmismo.

L’articolo prosegue con un elenco di luoghi comuni e frasi retoriche sul tema dell’immigrazione.

Siamo diventati il bengodi dell’Isis & C., e questo probabilmente spiega perché ci abbiano, fino ad ora, risparmiato da attentati. E dove li trovano altri fessi come noi? È giusto commuoversi per ragazze sfregiate e bambini orfani, è doveroso assisterli. Ma non dimentichiamo mai che sono usati come scudi umani o, dipende dai casi, come cavalli di Troia dalla peggiore feccia contemporanea. E noi dovremo tagliare le pensioni ai nostri anziani, aumentare le tasse (o anche solo non diminuirle) per finanziare questa gente che semina morte con ferocia in altre parti del mondo? Usciamo dalla retorica dei casi umani, anche nel loro interesse. Sono una piccola percentuale, assolutamente gestibile socialmente e compatibile con le nostre finanze se solo avessimo la possibilità di scegliere lontano dalle nostre coste. Non c’è soluzione: quella gente non deve partire sui barconi dei mafiosi, a costo di usare la forza. Perché se no, tra non molto come si deduce anche dalle parole di Padoan che non è un pericoloso estremista -, non saremo più noi a salvare loro ma saranno loro a trascinare a fondo noi. Il che non fa gioco a nessuno. I mostri sono insaziabili, assecondarli, come ancora in troppi vorrebbero, sarà la nostra rovina politica, sociale, economica.

L’Italia quindi non rischia la bancarotta per gli immigrati, problematica che però va ovviamente affrontata con urgenza.

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