
La bufala ciclica della “recita di Natale Vietata” per non offendere i mussulmani
Novembre 18, 2018Rischia di diventare il nuovo tormentone natalizio quello della notizia di una scuola, da qualche parte in Italia, dove “le celebrazioni cristiane” legate al Natale (leggi recita della scuola o simili) sono abolite o negate ai piccoli alunni per “non offendere” i loro compagni di religione mussulmana.
Stavolta è il turno di una scuola di Terni, dove la recita di natale sarebbe stata addirittura vietata per non offendere gli alunni di religione islamica.
Il Corriere dell’Umbria riporta in questo articolo la notizia cosi:
“Si avvicina il Natale e spuntano di nuovo “dirigenti scolastici” che vogliono impedire le recite ai bambini. Solo a me sembra una emerita idiozia?”. Così, nella serata di sabato 17 novembre, il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto sulla vicenda della recita di natale vietata in una scuola elementare di Terni per non urtare la suscettibilità dei bambini non cattolici. Critiche sono state espresse anche dal sindaco Leonardo Latini e dall’assessore comunale alla Scuola, Valeria Alessandrini, mentre la dirigente scolastica difende la piena legittimità del suo operato.
Anche stavolta e’ la stessa dirigente scolastica a chiarire i fatti:
«L’idea di realizzare nella nostra scuola un presepe vivente era soltanto un’ipotesi, dunque la questione è insussistente». E’ la replica che arriva dalla dirigente scolastica Mascio, a capo della scuola primaria del centro di Terni dove sarebbe stata vietata la recita, «ma il termine vietare è assolutamente inappropriato – dice la preside – e il tema non dovrebbe essere all’ordine del giorno per un assessore. La nostra scuola è un esempio di tolleranza, rispetto e integrazione ed è sufficiente aprire l’homepage del sito della direzione didattica per notare che viene riportata la visita pastorale del vescovo Giuseppe Piemontese. In tutte le scuole della nostra direzione vengono fatti presepi e canti natalizi, dunque il rispetto è totale per tutte le sensibilità, anche religiose.»
Le dichiarazioni della preside sono riportate da diversi siti, tra cui Umbria24 in questo articolo.
Nessuna recita di Natale vietata quindi, ma solo l’idea di fare un presepe vivente che poi viene accantonata. Nella scuola di Terni ci sarà la visita del Vescovo e le attività per le celebrazioni natalizie proseguiranno come sempre.
Eppure sembra che questa storia delle festività negate “per colpa dei musulmani” rischia di diventare una vera e propria leggenda metropolitana che ripete ciclicamente.
Cambia solo la città e la scuola, ma il finale è sempre lo stesso ossia il dirigente scolastico che chiarisce che nessuna celebrazione cristiana è stata negata per via della presenza di alunni di religione islamica, ma che ogni volta è stata strumentalizzata o travisata la realtà dei fatti.
Esattamente un anno fa, circolava la bufala di una fantomatica pagina Facebook intitolata MUSULMANI CONTRO IL NATALE, pagina fake con tanto di scritte burla in arabo realizzate con google traduttore, che riportavano nient’altro che i testi delle sigle dei cartoni animati.
Poi fu la volta della crociata contro Ceclie Kyenge, accusata gratuitamente di voler “ABOLIRE LE RECITE DI NATALE E TUTTE LE STUPIDE FESTE ITALIANE”. Anche in quella occasione si trattava di una bufala diffusa da un sito di notizie false, che partiva da un tweet inesistente dell’allora ministro per l’integrazione del governo Letta.
LA BUFALA DELLA KYENGE CHE VUOLE “ABOLIRE LE RECITE DI NATALE E TUTTE LE STUPIDE FESTE ITALIANE”
Poi ci fu la volta del DIVIETO DI SERVIRE MORTADELLA ALLA MENSA SCOLASTICA IMPOSTO DALLE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI MUSSULMANI in una scuola di Pontedera di cui si parlò tanto e che creò un altra ondata di indignazione gratuita poiché anche in quel caso si trattava di una bufala.
FALSO: “Niente pane e mortadella: in una scuola italiana il divieto imposto dagli islamici”
Poi fu la volta dell’indignazione per la volontà di abolire i Mercatini di Natale che offendevano le altre religioni sempre da parte dello stesso ministro, volontà ovviamente falsa (perché un fedele musulmano dovrebbe offendersi per una bancarella?), ma che l’ignoranza nei confronti delle altre culture ha reso plausibile per il popolo del web. Nemmeno quella volta l’ex ministro aveva mai pronunciato quelle dichiarazioni che come già detto sarebbero state anche piuttosto insensate.
In tutto questo gli unici a cui non interessa questa voglia di trovare un nemico tra i compagni di banco, sembrano essere proprio i bambini, a cui da anni i cristiani spiegano che Gesù bambino ogni anno a Natale, nasce per tutti.