BUFALA: Multa di 2500 euro per chi insulta Renzi online.

Circola in rete un articolo diffuso dal sito LIBERO GIORNALE (ATTENZIONE non si tratta ne di Libero ne de IL GIORNALE!) che parla di un DDL che prevede una multa di 2500 euro per chi insulta o offende Matteo Renzi sul web. Questo DDL non esiste, ma è una bufala tratta dall’articolo satirico diffuso dal sito satirico IL QUOTIDIANO.

La bufala sfrutta l’attenzione mediatica di questi giorni derivante dalle elezioni dei sindaci in molte città italiane per racimolare click e like sui siti che la diffondono. Tra l’altro la bufala è piena di riferimenti ironici come il nome del senatore Trentalance che avrebbe proposto la legge che in realtà è un noto porno attore.

Fermo restando che chiunque insulti o offenda alte cariche dello stato o pubblici ufficiali è passibile dell’incriminazione del reato di “oltraggio“, questa legge però è da moltissimi anni in vigore sul territorio italiano e quindi no ha nulla a che vedere con questa bufala.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA BUFALA:

Multa di 2500 euro per chi insulta Renzi online: approvato il DDL che fa discutere

BULGAROGRASSO – Dopo giorni di dibattito parlamentare, il DDL Renzi è ora diventato legge: insultare la persona di Renzi Matteo sarà reato.

Il disegno di legge nasce da un’idea del senatore Trentalance, Partito Democratico: «È una vergogna che su Internet gli utenti rivolgano offese gratuite e ingiuste al nostro Presidente del Consiglio. Stiamo lavorando tanto, tra mille difficoltà, e il premier Renzi è sottoposto a pressioni psicologiche inimmaginabili».

Secondo il DDL, sarà considerato reato apostrogare il premier Renzi con epiteti irriguardosi quali “m***a”, “st***zo”, e tutto ciò che riguarda la sua famiglia. Non saranno invece sanzionabili “birichino”, “gaglioffo” e “besugo”, che potranno continuare ad essergli rivolti. I 2500 euro della multa saranno devoluti interamente agli immigrati clandestini, per una somma di circa 35 euro al giorno cadauno.
Si aspetta ora la reazione dell’opinione pubblica.