
Bufala Ministro Kyenge: “Migranti partono sani ma si ammalano in Italia”
Ottobre 5, 2016Migranti si ammalano in Italia. Il sito News Italy pubblica questa bufala sui migranti che ha come protagonista l’ex ministro Kyenge in cui si legge:
E’ una risposta tanto importante quanto non valorizzata quella che l’ex ministro dell’Integrazione Kashetu Kyenge detta Cecile fornisce ad un giornalista del Fatto.
Come si vede nel video, a domanda diretta sulla presa di posizione di Grillo (“immigrati portano malattie come la Tbc”), Kyenge risponde che i migranti partono sani (“più forti”) ma poi si debilitano durante il viaggio e possono prendere le malattie addirittura dopo il loro arrivo in Italia. Si sofferma in seguito in un’analisi sulla Lega e sul razzismo, sostenendo che il Movimento 5 Stelle non sia razzista come il Carroccio. Non facile da comprendere la super-cazzola finale anche per qualche anacoluto di troppo, assolutamente comprensibile invece la prima risposta.
Se l’ex Ministro avesse ragione e quindi la causa delle malattie vere o presunte che colpiscono i migranti fossero davvero i “viaggi della speranza”, le mosse per tutelare la salute sarebbero semplici: annullare Mare Nostrum e bloccare gli sbarchi sul nascere.Al di là di giudizi affrettati, comunque ciò che stupisce è la facilità di giudizio che a volte determinati personaggi di spicco sembrano avere. Dire che a volte si pecca di presunzione o di frettolosità nel fare determinate affermazioni, pare essere il minimo.
Si tratta di una bufala per vari motivi: innanzitutto la Kyenge non ha mai detto che gli immigrati si ammalano in Italia e basta guardare questa intervista per ascoltare dalla sua viva voce esattamente il contrario:
Secondo come è noto le persone che arrivano in Italia dopo viaggi in condizioni estreme è molto frequente che si ammalino lungo il tragitto o che siano già ammalati prima della loro partenza.
La Kyenge è uno dei principali soggetti a cui i creatori delle bufale si ispirano per realizzare notizie false quasi sempre di stampo razziale o con protagonisti gli immigrati.