Bufala Meno turismo, più posti in hotel per i migranti

Bufala Meno turismo, più posti in hotel per i migranti

Settembre 6, 2016 0 Di bufalepertuttiigusti

boldrini

Una foto della Boldrini ed un titolo shock su migranti e turismo, ma è una bufala.

“Meno turismo, più posti in hotel per i migranti” titola cosi questa bufala diffusa dal sito La Repubblica.info (sito che non ha niente a che vedere con quello del quotidiano Repubblica.it) corredato di una foto di Laura Boldrini.

Se la presenza di immigrati nelle città danneggia il turismo è positivo, in questo modo ci sono più posti liberi negli hotel per l’accoglienza.

Si tratta di un articolo frutto della fantasia degli autori. La Boldrini non ha mai dichiarato nulla del genere e basta leggere il disclaimer del sito per capire che si tratta di un articolo parodia. Cliccando sulla scritta MISSION in basso infatti si può leggere;

Mission

La mission della Repubblica delle Banane è proporre satira e comicità, anche alternativa al filone dominante del “politicamente corretto”.

Repubblica delle Banane intende far riflettere sugli assiomi del politicamente corretto che risultano paradossali, a conferma di quanto affermato si può osservare come dei link agli articoli siano condivisi nei social  come se il contenuto dell’articolo fosse una notizia reale. Questo può far riflettere su come gli italiani siano abituati a notizie apparentemente incredibili, ma reali. Il fenomeno è talmente comune da rendere, almeno a prima vista, credibili “notizie” che in un contesto normale non sarebbero minimamente credibili.

Per rendere più chiaro al visitatore la natura comica e satirica degli articoli, non lasciando spazi a dubbi, le conclusioni sono esagerate e incredibili oltre ogni ragionevole dubbio. La natura comica e satirica degli articoli è evidenziata dalla pubblicazione periodica di articoli puramente comici, senza alcuna finalità satirica o riferimenti reali.

In tutto l’articolo poi non viene mai nominata Laura Boldrini, di cui è presente unicamente una fotografia, lasciando intendere al lettore che sia stata lei a pronunciare le parole citate che invece, lo ribadiamo, sono frutto della fantasia di un sito di satira.