BUFALA “Lei è la magistrata che ha rilasciato Carola Rackete”

BUFALA “Lei è la magistrata che ha rilasciato Carola Rackete”

Luglio 5, 2019 Off Di bufalepertuttiigusti

Lei è la magistrata Lei è la magistrata Circola in rete un meme che riproduce un volto femminile con sotto la scritta:

Lei è la magistrata che ha rilasciato Carola Rackete. Ha dichiarato: “Io ho solo applicato la legge che avevo a disposizione, secondo la quale la Rackete non era colpevole di alcun reato. Se il ministro Salvini vuole contestare la mia decisione si dimetta da ministro, si metta a studiare giurisprudenza e diventi magistrato. Fino ad allora la sua opinione è per me ininfluente, quello che mi dispiace davvero è che stia prendendo in giro gli italiani.

Il volto ritratto nel meme però non è altri che quello del ministro dell’interno Salvini modificato con Faceapp, una app gratuita che trasforma i volti maschili in femminili.

La donna in foto quindi non è la magistrata che ha rilasciato Carola Rackete, ma Matteo Salvini modificato attraverso questa app.

Le frasi attribuite a questo personaggio di fantasia sono un collage di varie dichiarazioni rilasciate da vari magistrati nel corso degli ultimi mesi, reinterpretate in modo da suscitare l’indignazione dei sostenitori del ministro generando cosi un flame di commenti e probabilmente insulti all’indirizzo però dello stesso di cui vorrebbero prendere le difese.

Se vi trovate davanti a questa immagine quindi vi invitiamo a non condividerla per non contribuire ad alimentare disinformazione, diventando veicolo involontario di bufale.

La bufala del padre di Carola Rackete che vende armi

Non basta una foto con una scritta per trasformare in realtà qualunque cosa, specialmente nel 2019 dove basta un semplice smartphone per poter fare con pochi click qualunque tipo di fotomontaggio.

Se vi trovate davanti ad una qualunque notizia, foto o link dai toni eclatanti vi suggeriamo di effettuare sempre una piccola ricerca in rete per provare a capire se siete difronte ad una notizia vera e verificabile o magari davanti ad una bufala.

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