Bufala Grida “AJO AL BAR”: Sardo scambiato per terrorista in Austria

Bufala Grida “AJO AL BAR”: Sardo scambiato per terrorista in Austria

Settembre 7, 2016 0 Di bufalepertuttiigusti

terrorista in austria

Una vecchia bufala riciclata in versione “sarda”.

Difficile credere che qualcuno possa aver pensato che questa notizia diffusa dal sito IL FATTONE QUOTIDIANO (sito parodia de IL FATTO QUOTIDIANO) che racconta di un sardo scambiato per terrorista in Austria:

La barba lunga, la camicia sbottonata, una gran voglia di Birra Ichnusa e lo sguardo non esattamente lucido. Quando ha sollevato la voce e iniziato a Urlare “Ajo Al Bar”, una giovane donna ha preso per mano i suoi due bambini, la borsa con il telefono cellulare e si è chiusa nel bagno del treno partito da Klagenfurt e diretto a Roma. «C’è un uomo, ha detto che ci ammazza tutti, che ci vuole sparare, presto venite», ha detto al numero d’emergenza della polizia. Dopo pochi minuti, all’arrivo alla stazione di Villach, il convoglio si è riempito di agenti in divisa anti sommossa, in forze alla squadra speciale Cobra della polizia austriaca.

Si tratta ovviamente di una bufala. Il Fattone Quotidiano è un sito di parodie che pubblica notizie inventate. Basta andare a fondo pagina per leggere queste parole:

Il Fattone Quotidiano, Blog satirico. Le notizie potrebbero essere inventate e prive di alcun fondamento. Non vogliono offendere nessuno, nè generare confusione con la vera informazione sul web, anche perchè la vera informazione non esiste, considerato che i mezzi di comunicazione di massa, raccontano una reltà distorta, manipolando la vera informazione. Riferimenti a fatti o persone realmente esistenti sono del tutto casuali.

Per altro questa è la versione sarda di una vecchia bufala, quella in cui un turista italiano ucciso perchè gridava “andiamo al bar” e la polizia aveva capito “Allah Akbar”.

Tranquilli quindi, nessun cittadino sardo è stato arrestato per aver gridato “Ajo al Bar”. Il consiglio è sempre quello di verificare le fonti degli articoli prima di condividerli, magari consultando la nostra lista dei siti diffusori di bufale.